SAPORI DI UNA TRADIZIONE ANTICA

La viticultura dei Castelli Romani ha origini antichissime. Nella mitologia si narra che Saturno, scacciato dall’Olimpo dal padre Giove, si rifugia nei Castelli Romani e insegna la coltivazione della vite. Oggi, la tradizione del vino è sempre viva e le famose fraschette (particolari tipi di osterie) ne sono una testimonianza. Il nome singolare deriva dall’usanza di esibire fuori da questi locali una frasca. Ai frequentatori delle fraschette veniva servito il vino che potevano consumare con spuntini (in genere salumi e formaggi) portati da casa. A Frascati, Velletri, Marino e Lanuvio le fraschette conservano ancora l’atmosfera di un tempo, ma sono presenti in tutte le cittadine dei Castelli Romani. La cucina di origine contadina, nel tempo ha subito influenze della sofisticata Roma imperiale, per poi tornare a tradizioni popolari, ottenendo delle ricette semplici e nello stesso tempo molto gustose. Tra i piatti tipici, ricordiamo: la cicoria ripassata in padella, la pasta alla carbonara, l’amatriciana, il pollo con i peperoni (o pollo alla romana), tordi matti specialità di Zagarolo, le puntarelle in salsa di acciughe, il brodo di cavoli, la bruschetta, i fagioli con le cotiche, i carciofi alla Romana, quelli alla giudia che nel ghetto ebraico hanno la loro origine, l’antichissima e unica porchetta di Ariccia, la cui ricetta risale all’epoca imperiale, è tutt’oggi un piatto molto rinomato. Nella zona sud della provincia di Roma sono ottime le fave, servite con il pecorino e vino bianco, divenuti il cibo tipico del 1° maggio. Il pane di Genzano e di Lariano sono famosi in tutta la regione. Tra i dolci è possibile assaggiare dolcetti semplici ma tradizionali tra cui: i panpepati, pangialli, pupazze frascatane al miele, i brutti ma buoni di frascati, morbidi dolcetti alle mandorle. La cucina laziale è così ricca e varia che per mantenere la linea è necessario sfoderare una forza di volontà non indifferente!